Attraverso l’uso di una sonda vaginale, la contrazione perineale viene registrata e trasmessa ad uno strumento che la trasforma in un impulso visivo o sonoro su un monitor, la paziente  in questo modo vede il grafico del proprio lavoro muscolare, poiché ad ogni contrazione o rilassamento si forma un tracciato che ne indica l’intensità e la durata,

La conversione è istantanea, accurata e quantitativamente proporzionale alla risposta generata, e consente alla paziente di diventare cosciente di queste funzioni, con la possibilità di modificare volontariamente una risposta adeguata. Si possono svolgere anche esercizi guidati di contrazione.

Le indicazioni, di utilizzo del biofeedback in campo perineale sono:

  • potenziamento della presa di coscienza, grazie ad una traccia visiva a computer,
  • gestione dell’inversione del comando perineale. Qui è necessario ricorrere ad un doppio monitoraggio a livello pelvico e a livello dei muscoli addominali. Alla richiesta di contrazione del pavimento pelvico si osserva la presenza di una contrazione a livello dei muscoli addominali, che porta poi ad una spinta verso il pavimento pelvico. Il trattamento riabilitativo ha come obiettivo ristabilire il giusto reclutamento.
  • riduzione dell’iperattività muscolare, presente spesso in concomitanza alle sindromi di dolore pelvico: in questo caso il trattamento è finalizzato ad apprendere tecniche di rilassamento guidato della muscolatura perineale.