Il lichen sclerosus o lichen scleroatrofico è una dermatosi infiammatoria che colpisce prevalentemente la cute ano-genitale. Le placche possono essere edematose e sviluppare erosioni, bolle, ragadi o ulcere. Le sedi più comuni sono la clitoride, grandi e piccole labbra, cute perianale (nelle femmine, molto raro nei maschi) e pieghe genito-crurali. Meno frequentemente ci può essere una sede extra genitale come la regione scapolare, glutei, cosce, polsi, mani e unghie e cuoio capelluto.

Il Lichen Scleroso può manifestarsi a qualunque età anche se generalmente compare durante la pre e post-menopausa.

Le lesioni guariscono formando tessuto cicatriziale che può determinare stenosi uretrale, deformazione o perdita delle piccole labbra, copertura del glande del clitoride da parte del prepuzio sclerotico e stenosi dell’introito vaginale.

Nelle bambine e nelle adolescenti può creare costipazione.

La causa non è totalmente nota, ma l’ipotesi più comprovata è un disordine “autoimmunitario” generalmente più frequente nel sesso femminile.

I sintomi sono diversi e sono in relazione allo stadio della malattia.

Nella prima fase si assiste alla comparsa di macule prima infiammate poi diventano atrofiche causando perdita di elasticità dei tessuti coinvolti.

Nelle fasi avanzate si arriva a un cambiamento radicale dell’anatomia della vulva: scomparsa del clitoride, inglobato nella fibrosi, scomparsa delle piccole e grandi labbra, riduzione dell’introito vulvare fino ad impossibilità di avere rapporti sessuali.

La fibrosi, inoltre, può coinvolgere la regione periuretrale con dislocazione dell’uretra verso il basso e causare la cosiddetta minzione vaginale.

I tessuti così sclerotici vanno incontro a ulcerazione in seguito al minimo insulto traumatico come lavarsi, asciugarsi ecc., causando dolori e bruciori intensi e invalidanti.

Cura

Lo standard terapeutico è rappresentato dai cortisonici (con inevitabili effetti collaterali legati all’uso prolungato con aggravamento della sclerosi e dell’atrofia).

Va considerata una dieta anti-infiammatoria, quindi l’eliminazione del glutine e i latticini dalla dieta quotidiana. Poi, cucinare tutto ciò che è ad alto contenuto di lectine, che sono molto infiammatorie, per almeno 20 minuti in una pentola a pressione per distruggere le lectine. (Patate, pomodori, melanzane, fagioli e piselli secchi, arachidi, soia).

Considerare gli integratori che hanno poteri anti-infiammatori, come l’olio di enotera, omega-3, olio di fegato di merluzzo, quercitina.

L’utilizzo topico di estrogeni locali può ispessire la pelle in modo che si possa riparare agli eventuali danni del cortisonico.

L’olio di Emu o l’olio di cocco biologico possono aiutare ad idratare e ammorbidire la pelle.

Utilizzare sempre biancheria intima bianca e di cotone ed eventualmente la fibroina di seta (intimo Dermasilk).

Anche la radiofrequenza con l’elettroporazione (vagy combi) che permette un’efficace penetrazione della terapia topica e un’ottima idratazione, sono molto utili per alleviare la sintomatologia.